I Racconti Quotidiani. 2) LO SCIROPPO SEDATIVO

Da qualche giorno ho la tosse e per disperazione ho comprato uno sciroppo sedativo. Mi ha salvato la vita perché finalmente riesco di nuovo a parlare senza strozzarmi.

Purtroppo ha un’unica controindicazione: rincoglionisce. Da morire.

Alle tre di questa notte ho avuto un improvviso attacco di tosse. La voglia di non alzarmi dal letto era talmente forte che per buoni dieci minuti mi sono autoconvinta che sarebbe passato presto.

Ovviamente, così non è stato.

Con un occhio chiuso ed uno aperto vado in cerca dell’amato sciroppo, sepolto da qualche parte nella mia borsa.

Lo trovo.

Lo apro.

-“Caz**! Non ho il cucchiaino. Vabbè, uso il tappo.”

Ora. Considerate che salvo la torcia del telefono, le luci erano spente. Vedevo poco e niente.

Le dosi sono di 3 cucchiaini ogni sei ore. Ma io, al buio, strozzata dalla tosse e accecata dal sonno… come facevo a regolarmi?

Mentre lo verso, lo sciroppo appiccicoso straborda dal tappo e cade a terra, macchiando sia il pavimento sia un paio di malcapitate scarpe da ginnastica.

Ripeto l’operazione.

Continuo a far cadere sciroppo da tutte le parti.

-“Spero che almeno ora mi passi.”

Ripulisco maldestramente le zone colpite dalla sostanza e mi butto a letto.

Buio.

E’ mattina.

Con un occhio chiuso e l’altro pure vado in cerca dell’amato caffè.

Lo trovo.

Svuoto la moka e tutta l’acqua residua cade nel secchio.

-“Ma perché sono così rinco stamattina?”

Ci penso un attimo. Certo, non sono mai brillante la mattina e a maggior ragione senza caffè, ma non capisco perché oggi non riesco neanche a mettere un piede davanti l’altr….

AH. HO PRESO IL DOPPIO DELLE DOSI DI SCIROPPO SEDATIVO.

Bene. Mi aspetta un venerdì pieno di vitalità.

Buon week-end a tutti!

Io vado a farmi un altro caffè…

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